I CITTADINI DI NUOVO PROTAGONISTI DELLA PROPRIA COMUNITA'
Chi siamoSiamo un gruppo di cittadini del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole (Provincia di Forlì-Cesena) insoddisfatti delle solite promesse elettorali, stanchi delle deleghe in bianco e di assistere passivamente al declino del nostro paese.
Abbiamo deciso di dar vita a una lista civica indipendente sganciata da tutti i partiti tradizionali.
La nostra lista è nata con la gente e tra la gente attraverso una serie di assemblee pubbliche dove si è discusso alla luce del sole dei problemi e delle prospettive del Nostro Comune sperimentando tutti assieme forme e metodi della “democrazia partecipativa” che non si limita alla solita consultazione, lasciando le decisioni in mano agli amministratori in carica, ma fa in modo che siano i cittadini a fare le scelte strategiche e gli amministratori il compito di progettare e legittimare i percorsi decisionali.
Ispirandoci a questi principi sono state definite le linee culturali della nostra azione e sono stati scelti i candidati della lista civica Partecipazione Democratica. Siamo ora pronti ad amministrare il nostro Comune assieme a voi.
Cosa ci unisce
Ci unisce una critica corale ai partiti locali, sia quelli di governo che di opposizione, insensibili al dialogo e al confronto, immobili al cambiamento e all’innovazione, disattenti alle reali esigenze dei cittadini.
Ci unisce il sogno e il desiderio di un Comune più onesto, più trasparente, più vivibile, più solidale in cui ogni cittadino si possa davvero sentire parte attiva della sua comunità.
Ci unisce il desiderio che il Municipio si trasformi davvero nella Casa Comune di tutti e che ogni cittadino possa contribuire con le sue idee e i suoi suggerimenti alle scelte strategiche per la comunità in cui vive e lavora.
Perché votare Lista Civica Partecipazione Democratica?
Perché si fa sempre più pressante la domanda di una partecipazione diretta sulle scelte di amministrazione locale da parte dei cittadini e delle loro associazioni.
Perché vogliamo realizzare un modello organizzativo che coinvolga tutti i soggetti pubblici e privati che operano nel territorio, in modo tale che, di fronte a problematiche complesse, associazioni, sindacati, forze sociali e semplici cittadini individuino obiettivi condivisi sulle politiche locali e venga data concretezza alla soluzione dei loro problemi.
Il nostro impegno è quello di attivare tutti quegli strumenti della partecipazione che consentano di:
* attivare il bilancio partecipativo dove vengono fatte le scelte e date le priorità, dai cittadini, sull’uso delle risorse finanziarie comuni;
* diffondere la cultura partecipativa nei cittadini;
* reperire e gestire nuovi spazi pubblici per l’incontro e il confronto (sala polivalente, teatro all’aperto, circoli auto-gestiti ecc.);
* attivare gli strumenti di incontro e confronto (commissioni comunali) e strumenti informativi di facile accesso (es. giornalino comunale, sito web, punti informativi distribuiti sul territorio);
* organizzare un “Ufficio della Partecipazione” che metta a disposizione dei cittadini informazioni, documenti e lo aiuti nelle diverse forme partecipative necessarie a condividere scelte comuni, punto di ascolto anche per i cittadini immigrati con un servizio di mediazione interculturale e documenti in lingua madre e inglese;
* sostenere il mondo dell’associazionismo locale anche aprendo un tavolo partecipativo permanente;
* dotarsi degli strumenti informatici idonei a ridurre i costi di gestione del Comune;
* creare gruppi di lavoro, misti pubblici e privati, per la ricerca sistematica di finanziamenti e partnership di supporto alle attività comunali, alle organizzazioni no-profit, alle imprese;
* valorizzare le competenze professionali dei dipendenti pubblici;
* reperire attraverso l’Ufficio della Partecipazione le indicazioni dei cittadini sui bisogni prioritari da inserire nel Bilancio di Previsione;
* realizzare un Piano Urbanistico Partecipato che coinvolga i cittadini nelle scelte strategiche per il territorio che sia da indirizzo per la definizione del futuro “Piano Regolatore del Sindaco” (Piano Operativo Comunale con validità quinquennale).
Le politiche partecipative del territorio
Castrocaro Terme, Terra del Sole, Sadurano e Pieve Salutare hanno visto negli ultimi decenni un incremento edilizio senza precedenti nella loro storia, creando un "tessuto" urbano poco omogeneo che rischia di far perdere visibilità e identità architettonica ai suoi antichi centri storici.
L'impressione che si ha del nostro "paesone" è quella di un grande quartiere periferico di Forlì, più "città-dormitorio" che "città-giardino", dimenticando la sua vocazione storica e geografica di porta d'ingresso dell'Appennino collinare e dell'antica Romagna Toscana.
E’ prioritario tendere al benessere della comunità, senza consumare definitivamente il territorio disponibile, già limitato, puntando a nuove prospettive di sviluppo economico locale,
fondate sugli elementi di identità del patrimonio territoriale.
Il nostro Comune vanta l’appellativo di “turistico” da quando il sostantivo “terme” campeggia a fianco del nome di Castrocaro.
Purtroppo il periodo d’oro delle terme castrocaresi è finito da un pezzo, da quando, nel 1990, le presenze turistiche toccarono quota 300 mila. Da allora, fino al trasferimento al nostro Comune della proprietà termale, nel 1997 sono crollate del 41% e per completare la parabola discendente, dall’ascesa al potere comunale dell’attuale maggioranza di centrosinistra ad oggi le presenze turistiche sono precipitate di un ulteriore 22%.
Due piani industriali, vari cambi di gestione e la svendita del patrimonio immobiliare, non hanno dato i risultati promessi. Il termalismo “sanitario” e quello del “Centro benessere” non decollano, il Padiglione delle Feste, il Grand Hotel, il Parco e la piscina non producono entrate significative, un padiglione termale è stato svuotato, così come chiudono progressivamente le piccole attività commerciali.
A questo punto è chiaro che senza la partecipazione di tutti
non c’è speranza per “un futuro comune”
non c’è speranza per “un futuro comune”
Sono mancate idee innovative, non sono stati valorizzati e resi fruibili adeguatamente il patrimonio culturale, i beni storici ed architettonici e le risorse ambientali.
Va data una risposta alle tendenze turistiche emergenti legate al territorio, alla cultura, all’enogastronomia, alle aree naturali, all’artigianato e alle produzioni tipiche.
Occorre gestire tutte queste risorse con un approccio integrato per superare la frammentazione ancora insita nel nostro sistema e mettere a frutto le opportunità date dalle recenti leggi nazionali e regionali.
La valorizzazione delle produzioni agricole tipiche delle nostre aziende, le coltivazioni presenti in passato e poi dimenticate, la didattica e la formazione professionale dei nuovi operatori sono per noi i presupposti per un’agricoltura eco-compatibile con il territorio.
Siamo convinti che l’artigianato qualificato vada sostenuto nelle forme più naturali, rimuovendo gli ostacoli operativi (le burocrazie, il lavoro nero, la concorrenza sleale, le limitazioni all’accesso al credito, la scarsa qualificazione professionale o l’inadeguatezza strutturale).
L’aumento di operatori immigrati richiede un’attenzione particolare rivolta all’integrazione e anche in questo caso il processo partecipativo sarà fondamentale, per farli sentire parte integrante e attiva della nostra comunità.
Il commercio specializzato, condannato al declino dalla politica economica dell’ultimo decennio, va ascoltato e supportato con politiche promozionali adeguate.
L’indotto turistico, la ricettività alberghiera ed extra-alberghiera, il terziario, i servizi alla persona, non devono più essere visti solo come numeri, ma come qualità del servizio offerto.
Qualità dei servizi ma anche qualità della vita, che significa, anche, sentirsi sicuri per strada e in casa nostra.
La qualità dell’ambiente
Il progressivo “abbandono delle campagne” ha portato ad una graduale riqualificazione di aree un tempo definite marginali ed oggi ad alto valore ambientale (l’asta fluviale del Montone, la fascia dello Spungone, gli anfiteatri calanchivi e le zone ripariali dei corsi d’acqua).
Tutto ciò coincide con la massima espressione di quella biodiversità cui si ispira la politica ambientale della Comunità Europea.
Si tratta di una vera e propria rete ecologica di cui fortunatamente dispone il nostro territorio comunale.
La conservazione di queste aree non comporta la riduzione del reddito delle aziende agricole, anzi andrebbe incentivata con forme di indennizzo e riconoscimento per tale tutela.
Va invece pensato, nell'ottica partecipativa, uno strumento di pianificazione che consenta di monitorare ed individuare un utilizzo armonico di tali risorse naturali e condiviso con le altre componenti del sistema.
La partecipazione dei giovani e degli adolescenti
I giovani hanno esigenze specifiche che non trovano nel nostro Comune modi e luoghi per esprimersi e essere soddisfatte.
La dispersione scolastica è un fenomeno in forte crescita anche nel nostro Comune e può degenerare in forme di dissociazione personale e di gruppo.
A partire dalla scuola, che deve essere messa in condizione di poter avere un rapporto di relazione e collaborazione più attiva con l’amministrazione comunale, si possono promuovere progetti che offrano risposte e soluzioni a questi problemi con percorsi conoscitivi
condivisi da una “popolazione” più ampia.
Occorrono risposte anche semplici ma efficaci che devono però partire dall’ascolto dei ragazzi e non essere imposte dall’alto, anche la messa a norma dei laboratori scolastici possono fornire un aiuto in questo senso, così come la creazione di uno spazio di posta elettronica per studenti, un più stretto legame con il Consiglio Comunale dei Ragazzi, tavoli aperti con Associazioni culturali e interculturali.
Per la gestione del tempo libero servono spazi di aggregazione autogestiti, per poter fare musica, teatro, danza ed anche semplici happening.
Anche i giovani attivi nel volontariato devono poter trovare un interlocutore attento alle loro esigenze e necessità (una Consulta dei giovani e del volontariato)
E’ sempre più espresso il bisogno di attività sportive non competitive (skateboard, BMX, freesbee, ect) da svolgersi in aree sportive oggi in abbandono e da riqualificare.
La partecipazione degli anziani
Ascolto delle problematiche di una società che non può essere lasciata a sé stessa ma coinvolta anche come soggetto organizzato che è in grado da solo di gestire i propri spazi e bisogni. Ciò può contribuire a migliorare l’accesso anche alle prestazioni sanitarie per esempio
potenziando i servizi di collegamento con le principali strutture clinico-ospedaliere.
Coinvolgere gli anziani in attività civiche e incrementare il volontariato della terza età, garantendo il riconoscimento di crediti sociali o fiscali.
Favorire la ricchezza delle relazioni tra le generazioni è una opportunità che può valorizzare il nostro patrimonio culturale.
Il nostro impegno con gli elettori
La Democrazia Partecipativa non è né utopistica né demagogica, ma percorribile, innovativa e proficua. Diversi esempi nazionali ed internazionali sono lì a dimostrarlo.
Per tutto questo è sorto anche nel nostro comune un gruppo d’opinione che farà sentire la propria voce e quella dei nostri concittadini attraverso il megafono della Lista Civica Partecipazione Democratica:
UN SOGNO CHE DIVENTA REALTA’
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