2007/11/08

C.C. 25/10/2007 Intervento di ISABELLA LEONI al punto 6 dell'odg


La lista civica Partecipazione democratica, dinnanzi alla lettura del Documento programmatico dell’attuale Amministrazione comunale, si è posta una domanda di metodo.
Come leggere il documento?
1. Si può scegliere di adottare una lettura critica che soppesa ogni parola del documento e ne valuta i contenuti;
2. si può adottare un tipo di lettura “d’insieme”, per cogliere la “filosofia portante” del documento;
3. c’è un’ulteriore modalità che, dopo una “lettura d’insieme”, si concentra su alcuni passi (SLOGAN) e parti accennate, .per riempirli di contenuto.

PRIMA LETTURA
Se utilizziamo il tipo di lettura analitica, rileviamo nel documento molte lacune. Mancano a nostro avviso:
- la vera partecipazione: il “come” e il “quando” i cittadini possono diventare parte attiva nella discussione di temi strategici quali il Piano regolatore e Bilancio
- una politica ambientale che non si limiti al decoro e alla manutenzione ordinaria del verde
- una politica sociale e interculturale intese come risposte concrete e diversificate alle esigenze di giovani, donne, diversamente abili, immigrati, non semplicemente identificabili come “fasce deboli”
- una lungimirante politica turistico-termale che non si concentri unicamente sul recupero della tradizione contadina e dei prodotti tipici locali e sulla valorizzazione di feste e sagre, ma si adoperi alla ricerca di nuove fette di mercato
- una politica culturale che non si accontenti di riproporre formule già sperimentate e si apra allo scenario europeo, anche valorizzando il vasto patrimonio documentario dell’Archivio Storico per attivare scambi con le università italiane ed europee
- è completamente dimenticata, infine, la comunità di Saturano.
Data questa impostazione, dovremmo votare per un dissenso al documento.
SECONDA LETTURA
Se con una lettura “d’insieme”, cerchiamo di cogliere la “filosofia portante” al documento, per identificare la “mission” che si propone questa Amministrazione comunale nei prossimi cinque anni, dobbiamo rilevare la mancanza di un cardine, che possa ridare connotazione, identità e slancio al nostro Comune.
Anche in questo caso, dovremmo votare il nostro dissenso al documento.
TERZA LETTURA
Abbiamo cercato di riempire di significati alcuni slogan inseriti nel documento, per dare
- il nostro contributo positivo con suggerimenti e proposte e favorire un percorso di dialogo da anni interrotto fra maggioranza e minoranza, fra maggioranza e cittadini, fra maggioranza, minoranza e cittadini.

Premettiamo che:
- NON ci piacciono di questo documento le troppe parole spese nell’elencazione delle “grandi opere da compiere” (impostazione troppo simile ai documenti programmatici del passato), perché queste riguardano (purtroppo) un discorso ipotetico quanto non misurabile. Sarebbe come dire: “Se vincessimo alla Lotteria, potremmo risanare il mastio della Fortezza di Castrocaro, ristrutturare la cinta muraria di Terra del Sole, costruire un teatro, un polo sportivo attrezzato, una scuola di Musica a norma di legge, una Scuola Media con aule ampie e laboratori ecc.”

di questo documento ci piacciono quattro slogan, che andiamo a declinare e riempire di contenuto.

1. IL PIANO DEL COLORE
Intendiamo per “Piano del colore” - o meglio, “dei colori” - la valorizzazione “delle culture altre”, intesa come dialogo interculturale rivolto a uno scambio di valori condivisi con i cittadini immigrati del nostro Comune. Un frutto simbolo di questo progetto di tolleranza e reciproca conoscenza delle identità potrebbe essere il melograno, che nella cultura mediterranea è simbolo di buona sorte, nel mondo islamico di fertilità e nell’America latina di vita.

2. IL PIANO DELLA MOBILITA’
Intendiamo per “Piano della mobilità”:lo sviluppo delle risorse umane per
• valorizzare le competenze del personale in servizio nel Comune, posto nelle condizioni di lavorare al meglio in un clima di reciproca fiducia e di seria professionalità e con mezzi tecnologici adeguati
• favorire una politica turistica della buona accoglienza con operatori economici aperti al mercato europeo attraverso il sistema del “gemellaggio” e lo scambio di professionalità qualificate. Il gemellaggio con Prachatice nella Repubblica ceca è rimasto ancorato a una connotazione folklorica di scambio di figuranti in costume, quando invece dovrebbe essere punto di partenza per avviare altri gemellaggi che permettano di raccogliere corposi finanziamenti dalla Comunità europea.
• promuovere l’accoglienza di studenti stranieri nell’ambito del progetto Socrates, la creazione di un polo universitario satellite distaccato e/o associato con atenei vicini, il collegamento con Università di città europee gemellate.

3. TUTELA DELLE FASCE DEBOLI
Per “tutela delle fasce deboli” nel documento si fa riferimento a donne e anziani. Vorremmo fosse data la giusta importanza a coloro che non hanno sufficiente “voce in capitolo”, cioè ai giovani e agli immigrati. Spesso si evita di iniziare discorsi importanti, quando l’affrontarli apertamente porterebbe a dividere l’opinione pubblica in “pro” e “contro”.
Per quanto riguarda il mondo dei giovani, noi adulti abbiamo delle grandi responsabilità da cui non possiamo esimerci. Consideriamo in questo senso
• la mancanza di spazi per l’aggregazione e l’impiego gestito del tempo libero nel nostro Comune
• il venire meno generalizzato dei valori e la confusioni di questi con altri pseudo-valori che richiamano solo a un benessere di tipo materiale
• il forte richiamo all’evasione nella droga e nell’alcool
• il dialogo sempre più difficile fra giovani e mondo adulto
Bisogna costruire su questo tema la “filosofia portante” di un documento programmatico. Riteniamo fondamentale aprire un dibattito attraverso l’istituzione di un Forum permanente dei giovani, con la possibilità di auto-gestire manifestazioni culturali e spazi attrezzati per lo sport. Crediamo che, forte del suo bagaglio di esperienze, debba essere favorito il dialogo con la Comunità di Sadurano.
Per quanto riguarda gli immigrati l’equazione straniero=criminalità, straniero=aumento dei problemi di sicurezza non regge e non porta a nulla di positivo. Invece di evidenziare divisioni e differenze culturali, bisogna favorire una politica di integrazione e accoglienza che permetta ai cittadini immigrati di sentirsi parte integrante della comunità, di apprendere le regole del paese ospitante, pur mantenendo la propria identità culturale.

4. PIANO DEL VERDE
Intendiamo per “piano del verde” una politica ambientale che consenta una maggiore vivibilità dei nostri centri e la restituzione del verde al verde. Un Piano del verde dovrebbe sostenere:
- la costruzione di abitazioni a basso impatto ambientale
- la valorizzazione dell’utilizzo di energia pulita,
- la depurazione delle nostre acque,
- la raccolta differenziata porta a porta
- l’arresto di una politica urbanistica rivolta alla cementificazione indiscriminata.
Il Piano del verde dovrebbe essere costruito insieme ai cittadini, dovrebbe coinvolgere anche gli operatori economici e le Terme in un rinnovato dialogo pubblico-privato sul tema del benessere e della salute intesi nel senso più ampio.

CONCLUSIONI
Nel Documento programmatico si parla di una generica forma di partecipazione dei cittadini alla Cosa pubblica, i quali non possono incidere nel merito delle decisioni che l’Amministrazione comunale prende in materia di Bilancio e Piano regolatore.
Se, tuttavia, questa Amministrazione comunale si riconoscerà nei quattro punti che abbiamo arricchito e aprirà un vero dialogo con la minoranza per meglio scandire i termini e i modi della partecipazione dei cittadini all’interno del nuovo Statuto comunale, voteremo a favore del Documento programmatico, pur riconoscendone limiti in più punti.

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